sabato 6 settembre 2014

Confessione

Dovrei renderlo più distaccato, dovrei nascondere la mia figura. Dovrei considerare le responsabilità della caratterizzazione, dovrei romanzare il tutto, rivestirlo di ironia, confondere le acque, infilarci dentro aneddoti altrui come se fossero miei, renderlo politicamente corretto, frivolo quanto basta, dovrei fare in modo che l'artificio crei una superficie elegante, dovrei disporre gli eventi in ordine; dovrei aspettare e scriverne più in là; dovrei scriverne a mente fredda, quando il desiderio si è placato, non dovrei appesantire la scrittura di frammenti, di ferite aperte, di fallimenti, di passioni incontrollate; non dovrei dover pensare l'impensabile, non dovrei dover soffrire, dovrei rivolgermi qui a te direttamente (è assurdo, ma è così che mi manchi), dovrei rendere prevedibile e inoffensivo il nostro viaggio in questo paesaggio terreno, dovrei scrivere una confessione migliore di questa, non dovrei dire che hai i tuoi demoni, come li ho io.

Nessun commento:

Posta un commento