venerdì 12 luglio 2013

All'Orizzonte c'è Forza Italia Reloaded. E non sarà un nuovo 48.

Ancora una volta, le dinamiche fondamentali della politica italiana si collocano in un Luogo Altro rispetto alla narrazione mainstream dell'attualità, ovvero agli ossessivi ritornelli sul "più Europa", alle scaramucce sul punto percentuale di IVA e sull'IMU prima casa in vista degli "esami di riparazione di settembre", agli aggiustamenti cosmetici su disoccupazione e lavoro. Perché è esattamente di questo che si tratta: continuano a incaponirsi (nonostante il pregresso, o proprio sulla scorta di esso?) nell'investire le risorse (esigue, tanto per cambiare) sul versante dell'offerta (incentivi alle assunzioni), con inevitabile impatto infinitesimale sull'occupazione, mentre dovrebbe essere chiaro persino a loro (e il sospetto è che lo sia, ma che preferiscano continuare con la cortina fumogena) che occorre incidere sulla domanda (aumento della capacità di spesa collettiva).
Ma veniamo a questo Altrove...

Orizzonte48 registra il "florilegio di prese di posizione" nel quale si manifesta "la strategia di riposizionamento "preventivo" del PUD€ dissidente". Estendendo il concetto e prendendo in prestito una recente tassonomia pentastellata, si distingua dunque il Pude talebano (centro-sinistra) dal Pude dissidente (centro-destra).
Sempre di Pude si tratta, come testimoniano vent'anni di alternanza "bilanciata" al governo del Paese, culminante nel sostegno congiunto al Governo Tecnico del "salvataggio" e quindi, accantonata definitivamente qualsiasi remora, nella coabitazione esplicita delle Larghe Intese.
E' tuttavia da mesi ormai che B. tasta il terreno elettorale, dalle colonne di "Libero" e "Il Giornale", sul tema "anti-europeismo" e, avendo compreso che il terreno è diventato fertile, si appresta a cavalcare l'onda montante.
Il Piano B - l' "Exit Strategy" dall'Euro - sta diventando il Piano di B.: dare vita a una nuova configurazione di "Forza Italia", una Forza Italia Reloaded questa volta in chiave fortemente anti-europeista, è questa la Grande Carta che B. conta di giocare per vincere facile alla prossime elezioni politiche.

Ecco, nella "visione anticipatrice" di Voltarepagina, i tre passaggi fondamentali attesi nei prossimi mesi.

1) Dopo gli ammiccamenti, è arrivata la dichiarazione d'intenti.

Orizzonte48 ne estrae la quintessenza, che di Forza Italia Reloaded è già il programma elettorale, e tra le righe, anche il programma post-elettorale. Nella dichiarazione d'intenti viene scritto:
"...il Cav guarda i sondaggi, capisce che la maggioranza assoluta degli italiani non si fida dei modi in cui le classi dirigenti hanno impostato l'economia della moneta unica, non vuole correre inutili e controproducenti avventure, ma in pari tempo si domanda se per risollevarsi non sia necessario un ripensamento strategico all'altezza dei casini che percorrono economia e società italiana. Tornare unilateralmente alla lira sarebbe un suicidio, non lo hanno fatto nemmeno i greci con la dracma, e sarebbe stata una scorciatoia per quanto illusoria. Ma mettere in discussione l'euro, i patti che lo hanno fatto nascere, le regole che ne fanno un cappio per certe economie, per certi sistemi di produzione e consumo, questo è il tipico ragionamento non ortodosso, da outsider, che un leader come Berlusconi ha in mente, e sul quale sta lavorando studiando e consigliandosi con gli imprenditori ed economisti di cui si fida.Berlusconi è un tipo che non si è mai fatto ricattare dall'ortodossia e dalla corrente convenzionale del pensiero unico. In questo è perfino esagerato, basti pensare alla surreale trovata di perorare la restituzione dell'Imu, una tassa per la quale obiettivamente basta e avanza una sospensione oggi e una ristrutturazione intelligente domani, qualunque sia l'opinione autorevole del Fondo monetario internazionale. La sola idea che sia proibito per dogma ideologico agire liberamente per un'Europa compatibile non con il nostro debito pubblico, al quale dobbiamo provvedere con tenacia, non con i nostri problemi strutturali, che hanno bisogno di riforme, ma con il futuro della nostra economia e del nostro sistema finanziario, questa sola idea induce un leader come lui e il suo blocco sociale, con gli interessi rappresentati, a esaminare in ogni dettaglio l'ipotesi di uno strappo, che poi è la versione realistica del braccio di ferro."

2) Le prove generali di Forza Italia Reloaded potrebbero concludersi entro l'anno; alla prossima campagna elettorale per le politiche, il centro-sinistra, con annesso M5S, si troverà stretto all'angolo.
Nulla di nuovo, tutto sommato, per il Pd; per M5S sarà invece un brusco risveglio. Pagherà a caro prezzo il perdurante stato confusionale, peraltro costellato di derive "pro-Eurolandia". Come considerare altrimenti i reiterati appelli da parte di Grillo alla (secondo lui) necessità ineludibile?
"Non c’è scelta. Il debito pubblico va ristrutturato. Gli interessi annui divorano la spesa sociale, gli investimenti, la ricerca. E’ come nella Storia Infinita, dove il Nulla divorava la Realtà: l’interesse sul debito sta divorando lo Stato Sociale. Si può rimanere nell’euro, ma solo rinegoziando le condizioni. O attraverso l’emissione di eurobond che ritengo indispensabile o, in alternativa, con la ristrutturazione del nostro debito, una misura che colpirebbe soprattutto Germania e Francia che detengono la maggior parte del 35% dei nostri titoli pubblici collocati all’estero."
E' vero piuttosto il contrario: ristrutturare il debito pubblico in qualsivoglia forma esplicita (ufficializzando ad esempio, sui titoli di stato attualmente in circolazione, il taglio dei rendimenti, o del capitale a scadenza, o aumentando la durata a parità di rendimento), nel sistema Euro per giunta, equivale a un suicidio collettivo annunciato.
Per curiosità, quale sarebbe il valore dei suddetti titoli sul mercato secondario il giorno successivo all'annuncio, o il premio al rischio sulle nuove emissioni in asta?
Inoltre: come Grillo stesso ammette, il 70% circa del debito pubblico è detenuto da soggetti italiani: sono loro che pagherebbero il conto più salato della ristrutturazione.
Ancora: si ha quasi la sensazione che l'obiettivo di certi sermoni millenaristi sia quello di tirare la volata all'EuroSistema, mettendo definitivamente il Paese nella condizione di essere costretto sul serio a richiedere il"salvataggio" del MES.

Se il Piano B. (di Beppe) è questo, alle prossime elezioni politiche Forza Italia Reloaded ruberà agevolmente scena e voti ai pentastellati.

3) Poiché Forza Italia Reloaded E' PUR SEMPRE PUDE, dopo avere ottenuto la maggioranza parlamentare a mani basse, negozierà il disinnesco dello stesso anti-europeismo di cui in apparenza si è resa, fino al giorno prima, portavoce a muso duro presso la UE, alzando l'asticella per stringere un nuovo e più ambizioso patto di non belligeranza con la controparte: è questo, subito dopo le implacabili parole di denuncia, subito dopo la minaccia neppure troppo celata di fare saltare il banco, lo spiraglio politico, il percorso che si vorrà rendere obbligato, a cui sembra alludere il suddetto documento programmatico:
"Mario Draghi, i tedeschi più accorti e meno arcigni nel perseguimento dei loro interessi nazionali a scapito della coesione europea, e gran parte delle classi dirigenti, perfino una parte della sinistra in molti Paesi dell'area euro, lo hanno capito benissimo. Non è questione di aspettare il risultato delle elezioni in Germania, magari per vedersi concessa una qualche deroga, non è quello il problema. Ci vuole una nuova convenzione, un nuovo patto costituente dell'Europa unita che corregga aspetti fondamentali della recente storia dell'euro, al di là dei moralismi e dei sensi di colpa o delle paure ataviche che percorrono l'Europa e rincorrono tendenze inveterate all'egemonismo. Un sistema monetario più flessibile per una casa comune in cui non ci si senta prigionieri: a questo, tenendo in gran dispetto i richiami all'ordine dei soliti conformisti, e preoccupandosi delle angosce degli italiani e della necessità di darsi da fare per trovare una soluzione strategica valida per tutti gli europei, sta lavorando, senza colpi di testa, Silvio Berlusconi." 

Ragione per cui, allerta sovranisti: "Forza Italia Reloaded is coming to town".


Nessun commento:

Posta un commento