sabato 15 giugno 2013

Chi la fa, la torta?

Si dovrà, sempre e ancora una volta, ripartire da forme di resistenza costituzionale, dapprima certamente sparse, minimali, embrionali, perché le gocce dovranno di nuovo raccogliersi per formare una corrente.
Si dovrà ricominciare da una rinnovata presa di coscienza dei propri diritti costituzionali, a cui sopravverrà l'urgenza dei doveri irrinunciabili che si hanno verso i propri diritti, e dalla domanda ineludibile, la stessa che alla fine di questo passo, tratto da Il re pallido, il romanzo postumo e incompiuto di David Foster Wallace, viene posta in realtà non solo alla popolazione americana, bensì a chiunque sia a qualunque titolo cittadino:
"Abbiamo cambiato modo di considerarci cittadini. Non ci consideriamo cittadini nel vecchio senso di essere una piccola parte di un insieme più vasto e infinitamente più importante verso il quale abbiamo pesanti responsabilità. Ci consideriamo ancora cittadini nel senso di essere beneficiari: siamo consapevoli dei nostri diritti come cittadini americani e delle responsabilità nei nostri confronti della nazione, che deve assicurarci la nostra fetta della torta americana. Ormai ci consideriamo quelli che mangiano la torta anziché quelli che la fanno. E allora chi la fa, la torta?"

Nessun commento:

Posta un commento