Si dovrà, sempre e ancora una volta, ripartire da forme di resistenza costituzionale, dapprima certamente sparse, minimali, embrionali, perché le gocce dovranno di nuovo raccogliersi per formare una corrente.
Si
dovrà ricominciare da una rinnovata presa di coscienza dei propri
diritti costituzionali, a cui sopravverrà l'urgenza dei doveri
irrinunciabili che si hanno verso i propri diritti, e dalla domanda
ineludibile, la stessa che alla fine di questo passo, tratto da Il re pallido,
il romanzo postumo e incompiuto di David Foster Wallace, viene posta in
realtà non solo alla popolazione americana, bensì a chiunque sia a
qualunque titolo cittadino:
"Abbiamo cambiato modo di considerarci
cittadini. Non ci consideriamo cittadini nel vecchio senso di essere
una piccola parte di un insieme più vasto e infinitamente più importante
verso il quale abbiamo pesanti responsabilità. Ci consideriamo ancora
cittadini nel senso di essere beneficiari: siamo consapevoli dei nostri
diritti come cittadini americani e delle responsabilità nei nostri
confronti della nazione, che deve assicurarci la nostra fetta della
torta americana. Ormai ci consideriamo quelli che mangiano la torta
anziché quelli che la fanno. E allora chi la fa, la torta?"
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